AUTUNNO & UN PO’ DI INVERNO

6 settembre 2023

*L’autunno vestirà comodo soffiando in punta di piedi dalla cima della collina. Ascolto il cielo a occhi chiusi, la guancia abbandonata sul palmo della mano. Sogno di giorno. Sogno la quiete intorno. Ricordo: stamattina una riga fredda di vento mi ha detto: “ Eccomi! Ti porto l’alba”.

*Amare vuol dire un po’ arrendersi.

*Questa stanza ha pianto: aprirò la porta e le finestre al sole e la farò ridere di nuovo!

*Dietro due occhi puoi trovare il mare.

16 settembre 2023

*Le cose si ripetono diverse. Se non so dove andare, posso restare. Se non so dove andare, portami tu.

*Mescolata ai raggi obliqui del sole di settembre mi assaporo il giorno, attimi di contemplazione fra gli anemoni. Come sarebbe vivere di poesia? Non lo posso immaginare.

*Accendo una candela per ingraziarmi il giorno.

23 settembre 2023

*Nel nostro mondo lento e frantumato, il male serve la necessità. La necessità serve la motivazione.

*La foglia sa quando cadere. Io siedo sul margine di quella foglia. Mentre l’universo splende, sempre. Se queste righe, se queste parole, non ti aiutano a ricomporti, allora sono davvero inutili, e io con loro.

*Dio ascolta sempre. A volte, risponde.

25 settembre 2023

*Emozionante, il cambiamento, e di tutto un po’!

*Respiro con le ali.

14 ottobre 2023

*Rincorro l’anima che fugge e mi sfugge, mentre l’eco del bosco mi chiama:” Sara, Sara, Sara”.

16 ottobre 2023

*Con le scintille negli occhi addormentati, mi rigiro nel letto ancora caldo di sogni. Attraverso la condensa fredda dei vetri della finestra e le foglie spente del gelso, il cielo a puzzle mi dice buongiorno.

6 novembre 2023

*Entro in un cielo più grande dove il riflesso dei campi di soia ricorda a tutti che un nuovo autunno è arrivato.

Poi mi accuccio sotto le coperte in fretta, ritiro le ginocchia al petto, prima che i sogni mi raggiungano, dopo che il bosco mi aveva confidato di non essersi mai sentito così verde, a novembre.

Inchino lo sguardo all’interno. Da giorni cerco un raggio di sole. Ne avevo uno bellissimo, ma non so più dove l’ho messo. Urge un cambio stagione. Mi voglio vestire di rosa, di rosso, di arancio, e il giallo mi serve a imbastire l’insieme. Un’estate l’ho trovato nel grano. Oggi, dovrò andare più lontano.

*Si nasce e si muore con dolore. Si vive per amore.

*La felicità è un insieme di attimi di contentezza.

Alla fine, se non avrò avuto una vita felice, avrò avuto una vita contenta.

14 novembre 2023

*Impaziente, a stelle sparse, ispeziono interiorità e dintorni.

14 novembre 2023

*È proprio uno strano momento nel mio firmamento.

20 novembre 2023

*Il rosso tra i capelli, il rosa sulle labbra, l’autunno si è impossessato di me.

APPUNTAMENTI.

*Fu così che l’inverno, l’estate, l’autunno, la primavera fecero un’uscita a quattro.

*Mi attardo nelle stanzetta delle meraviglie con le mani ancora sporche di colla.

21 novembre 2023

*Ho tappezzato le pareti dell’anima di musica e colori mentre il tremolio delle foglie in volo e l’arancio ruggine della magnolia mi dicevano che l’autunno scorre vivo accanto al torrente.

23 novembre 2023

*Mi piace chi non si illude e fissa la verità dritta negli occhi. Per questo stanotte non guarderò la luna.

25 novembre 2023

*C’è un riflesso che dice vento. Darò le mie parole al vento, non ad uno qualsiasi: a quello che dico io.

27 novembre 2023

*A cosa mi serve essere viva se non sperimento tutto ciò che non ho mai fatto prima? Dal giardino un brillantino di brina mi bisbiglia che è tempo di giocare sotto la luna che mi invita ancora a guardarla negli occhi.

“ Ti trovo fredda, limpida, trasparente. Chessifà stavolta?”, le chiedo sospettosa e invaghita di quella luce che si muove intorno vibrando al ritmo del ghiaccio. “ Hai mai provato a trotterellare sull’erba gelata di un autunno a tre quarti?”, mi domanda soave tintinnante di campanelli. “ Non ricordo: ora provvedo”, rispondo per nulla titubante, e parto allegra. Circuito a destra e a sinistra sull’erba brillante evitando i sassi più grossi, a slalom tra i fili e le foglie secche lucenti, mentre lei mi guarda da lassù divertita. Crik, crok,crik, crok fanno le scarpe sul tappeto naturale che sotto la luna è diventato un fascio di strass. Palpito così per un po’, punzecchiata dai riflessi di lei che mi scruta fredda limpida trasparente. E penso: “ A cosa mi serve essere viva se non sperimento tutto ciò che non ho mai fatto prima?” Allora le rispondo:” No, questo non l’avevo mai fatto prima”, e continuo a correre facendo scroccare l’erba diamante in una nuova prima sera di luna piena fredda limpida trasparente.

4 dicembre 2023

*Devi pensare altro, devi pensare Alto.

20 dicembre 2023.

*I need the stars, to blossom, and also the moon.

21 dicembre 2023.

*Ho lavorato stanotte, ho già incontrato il sole: mi basta.

24 dicembre 2023

BENVENUTA NANA’

UN PO’ DI NATALE

28 dicembre 2023

*“La Realtà”: un concetto da prendere con le pinze. Mi accartoccio come la cartapesta ed entro nelle mie ghirlande di stelle bislacche in compagnia di pensieri vaghi quanto le corbellerie fantasiose della Crearte. Modifico gli standard, annullo l’empatia, semplifico il coefficiente, mi fingo morta. Passo la mattina così, guardando il cielo grigio che parla di nebbie frivole scomposte da attriti fumosi, funesti. La mano strisciata d’inchiostro scivola sul foglio bianco abbagliante di luce nuova, di tre specie, che mi ha invaso la fronte il giorno prima della Festa. Quella figura sublime,laggiù in fondo, quelle mani a triangolo stracolme di benedizioni posizionate su di me.

Riposerò ancora avvolta dal profumo di calycanthus che mi spacca le narici.

Starò viva, ancora per un po’, nell’orizzonte tiepido del sole di questo dicembre, farfugliando memorie appese di sobrie meraviglie, nutrita di grazia e di bellezza in questa realtà inutile da prendere con le pinze.

E la natura? La bugia più bella.

17 gennaio 2024

*Sotto la coperta bianca mi sento un bucaneve.

19 gennaio 2024

*Morire è un po’ come quando il fiocco di neve raggiunge la superficie d’acqua del torrente, inizia a sciogliersi e dice:” Ora ricordo”.

*L’inverno mi pizzica le guance e mi domanda:” Posso abbracciarti ancora un po’ ?”

25 gennaio 2024

*Hai presente quei pomeriggi di tutto e niente a coccolare il gatto in compagnia del tuo libro di inglese? Così.

Lascio che la luna passi e che si porti via la noia. Poi, come d’incanto, è di nuovo musica.

Ripenso alle mie memorie antiche? No. Mi fermo qui. Per oggi basti il tepore del niente che a volte è tutto. Lascio correre la penna, ma che non si vizi troppo. Per prendere queste parole mi ci son volute tre noccioline e un’idea di broccoli verdi fra i capelli per cena. Dove vado? Sicuramente a risuonare fra i cristalli di brina, in cerca di bucaneve per non perdere l’abitudine di amare l’impossibile. Del resto, non c’è sogno che si rispetti senza almeno un po’ di favola blu intorno.

La casa si riflette nella superficie del cielo, come in uno specchio. L’immagine tremula lenta fra le stelle. L’inverno compare alle spalle, e tace. Non oso immaginare come sarà la notte, se già la sera mi parla così. Per un attimo la mente si accende: seguo i suoi passi felpati del muschio del giardino. Questo sprazzo di follia di gennaio. Sì! È proprio luna piena!

D’altra parte non ti posso guardare sincera negli occhi se non ti disturbi a leggermi almeno una volta. Se so che non sai cosa nasconde quel verde degli occhi miei.

Brillami in faccia, luna, brillami i tuoi no, brillami i tuoi sospiri, così ti verrò a trovare. Nascondimi ancora un po’ nella tua faccia grigia, nascondimi ancora un po’, finchè la notte arriva. Lo taglio però adesso, sai, quel filo d’argento che ci unisce. Di eredità c’è tanta, ce n’è tanta in questo pigro inverno, in questo quaderno allegro, per chi sarà.

E intanto sono le sette: l’ora delle gatte.

31 GENNAIO 2024

*La parola del giorno è: “SPECIALE”.

1° febbraio 2024

*Mi piace l’idea di fiorire con il bianco intorno.


§ GRAZIE §

Grazie a tutte le anime belle che mi leggono e mi sostengono. Sappiate che vi sto donando la parte di me più autentica e preziosa. Grazie!