AGOSTO AUGUSTO: CRONACHE INTERIORI DI UN’ANIMA ANTICA.

1 AGOSTO

Non batterò ciglio finchè non lo vorrai, mentre se la ride un rospo fanfarone. Altro non so.

4 AGOSTO

Ho imparato molto meno di quanto mi sia stato insegnato, e non posso insegnare più di quello che ho imparato.

In fondo, il tempo è solo un senso.

5 AGOSTO

Conosco persone che anche se si cambiano d’abito sono sempre vestite di tristezza.

Le gocce di pioggia non sono tutte uguali.

6 AGOSTO

La realtà mi sta incollata alla pelle come catrame mentre la luna a pezzi dietro le nuvole mi inumidisce i capelli e li profuma di fieno.

Spazio fra la miseria e le stelle.

9 AGOSTO

Dato che l’Eremhome ad agosto profuma ancora di gelsomino, voglio continuare a riempirlo di fiori finchè non ci sarà bellezza in ogni suo angolo, mentre ammiro i prodigiosi salti del mio micio Ufo a caccia di farfalle blu come i suoi tondi occhi stellari.

10 AGOSTO

Mi assecondo,io, forse solo proiezione di un Dio fantastico.

11 AGOSTO

Cosa sembra vero e cosa lo è davvero, nel mio infinito campo di bambagia?

La mia realtà è breve, posso solo scrivere poesie.

Adagiata sul fondo del torrente osservo le foglie in trasparenza tra mille bolle d’acqua ridanciane che giocano a rincorrersi nel sole mattutino. A cosa serve agosto se non ad annegare un po’ nel riflesso della luce calda che si smorza al verde dei noccioli? Un gambero mi solletica il piede, e la roccia cementina burbera con il sasso. Animo, animo, giornate effimere! Il rosso dei pomodori non tarderà ad arrivare, come sulle guance ancora timide delle more.

Scrivo, stesa nell’acqua cristallina, e il giorno sembra meno effimero, e odo il ciclamino. Più di così è vita, meno di così è eterno.

Oggi mi alzo solo per vedere che effetto fa il giorno, infarcita di luna fino al midollo, penetrata nei meandri dalle favole: ogni tanto mi vengono a trovare. Agganciata a un pezzo di cielo, applaudo alle nubi e ai tramonti. Mi inonda lo stupore. Non ho altro in tasca.

Ma che storia è questa? No! Non è una storia! È la vita mia adesso.

La sai riconoscere la bellezza, quella che non ha tanta sofferenza? Ho incontrato anime belle dai capelli di zucchero filato, e odorano ancora di magia dolce le pieghe dei miei pantaloni. Forse perchè da sveglia rimango sempre un po’ assopita, ma non mi stanco di sognare. Curvo il collo sulla riga, il foglio non smette di aspettare e di chiamare questa poesia in prosa che è adesso la vita mia.

Due occhi e un’anima mi bastano.

12 AGOSTO

Imbarazzata dal sole, accolgo a braccia aperte la frivolezza morbida di una insperata ritrovata bellezza, non essendo scontato per chi come me ha visitato i panorami più sorprendenti un ritorno alla pianura così giocoso e giocondo. Spero che ciò che ho visto con i miei occhi possano vederlo anche gli altri con i loro per banchettare assieme alla festa dell’onestà.

14 AGOSTO

D’altra parte le feste sono fatte così: includono alcuni per escluderne altri.

Sintonizzata sul canto dei grilli, il verde giada aspetterà.

16 AGOSTO

Il talento è essere se stessi e non dipende dal successo. Il successo è legato al destino.

La mia pace fa rima con semplicità, mentre mi vedo indaffaratissima a stare bene e a prendermi cura di me.

17 AGOSTO

Sono una persona complicata che fa cose semplici.

Il problema è che a volte mi sento bellissima. Preciso: non “mi vedo bellissima” né “mi sento benissimo”, ma, appunto, mi sento bellissima. E a volte lo vorrei mostrare al mondo.

21 AGOSTO

Fatto sta che ancora non ho visto nemmeno una stella cadente.

Mi schianto nell’azzurro semplicemente inestimabile e la vado a cercare.

Alla fine avrò sparso un po’ di semi.

22 AGOSTO

Uno spicchio di luna rossa si specchia nel mare, si scioglie i capelli e dice: stai a guardare.

Mare, finchè i grilli cantano, prendi la mia anima per mano e portami a ballare.

23 AGOSTO

Raggiunta dal sole, ardo.

Cerco la perfezione, ma non c’è un luogo dove il bello non si mescoli al brutto.

Io, angelo caduto;

tu, angelo caduto;

noi, angeli caduti;

dove riposeremo?

dove ci cureremo?

dove guariremo?

e quando lo sapremo?

Quando decifreremo il canto dei grilli, e moriremo.

Agguerrita mi tengo la luna in tasca, racimolo il bello, ne faccio un fagotto e mi inoltro in quel mare che vuole farmi ballare.

24 AGOSTO

Voglio essere preziosa.

Voglio pensare in grande, a questa terra che si sa salvare da sola e che non ha bisogno di gridare: ” Toglietemeli di dosso!”

Impagabile ‘sta vita.

Grazie a chi è tornato di nuovo qui a trovarmi, e un benvenuto agli eventuali nuovi ospiti.

GRAZIE!