Nel profondo blu, oltre la dolcezza e la tenerezza, più giù, brilla una spada lucente, di pregiatissima manifattura. Il suo fendente non sbaglia un colpo, colpisce per amore di verità e giustizia.
Tutto inizia quando mia mamma mi chiede, tanto tempo fa che ormai non se ne ricorda nemmeno:” Ma tu, chi sei?!”. Ora la vibrazione aumenta,la fronte diventa turgida, il plesso solare pulsa, e si espande. Ci siamo: ci sono. Tutto si sta svolgendo con estrema perizia, tutto procede secondo il Progetto. Ascolto, incanalo e scrivo. Sorrido. Resto su, non mi lascio distrarre dalla pratica di una quotidianità apparente che può risultare appiattente. Mi gonfio alla gioia, mi apro alla speranza che sa, e la ricompensa è lì che mi attende. Ma io non lo faccio per la ricompensa. Lo faccio perchè è ovvio, perchè non ne posso fare a meno. Ecco la porta che muove agli incontri, ecco l’uscio che schiude le vie. Livelli di verità.
Sotto, meduse che son serrature.
Sopra, colori che volano al cielo.
E poi il cuore, sempre lui, il cuore, a metà bagnato fra il profondo e il terso leggero. Un colore lo traina, lo riporta in superficie, grondante di blu, quel profondo blu.
Laggiù una casa, non lontana, lo attende. “
Ma il Sole, dov’è il Sole?”. “ È là che ti aspetta: vieni e vedrai!”.