SOLSTIZIO IN RIBES

18 giugno 2022

Un sabato pigro, accoccolata tra i fiori, sul pianeta dei colori. Ma questo profumo di rose e incenso, lo senti anche tu? Sii. Ma allora, sono questi i fiori della luna! I fiori della luna sono blu, verdi, gialli. I petali sono fatti a uncinetto. E le foglie? E gli steli? Di cera. Ma perchè quei petali di varie lunghezze? Perchè niente è perfetto. Loro sono così. Tu disegna. Non pensare. Disegna e basta. Alla fine, capirai. Capirai che la bellezza non ha un senso, e non deve essere spiegata. Disegna e basta. E tutto questo mentre lo sciroppo di ribes si prepara. Ora basta, però, con le cere. Lasciamole, lasciamole riposare.

Quando parlo dentro, io sono uno, tre, dieci, cento, mille. Mille voci che parlano, e che discorrono, e che discutono, e a volte litigano. Mentre le lucciole già bussano sul vetro della finestra per farsi aprire, brillando, intermittenti.

19 giugno 2022

Per me vacanza è fare le cose senza fretta, non scappare altrove, e lasciare che i pensieri, docili, affiorino a respirare sui colori.

20 giugno 2022

Accarezzo ancora un’ortensia ed entro a preparare la cena!

21 giugno 2022

Dopo aver passeggiato fra le farfalle, silenziosamente scrivo.

Un cielo pulsante parla ancora. È bello che quando l’Eremhome si interpella, qualcuno, non lontano, risponda. L’atmosfera è così sottile che basta allungare la mano e tocchi il “lassù”. Tutto è pronto per il questionario. I sogni hanno portato alberi carichi di frutta estiva e fiori esotici così grossi da far curvare i rami fino a terra, anticipazioni di primizie certe e di un Paradiso che non si farà attendere ancora a lungo. Sulla scena dunque si predispongono gli attori: a sinistra, elegantissimo, potente e prepotente di energia, l’Eremhome, vestito a festa con corolle spalancate, verdure rigogliose, acque cristalline e luccicanti; a destra, Esseri luminosi in pienezza. L’Eremhome estrae un corposo elenco di domande, e inizia: “ Perchè ci sono gatti con le strisce, e perchè ci sono stelle in cielo?”. “ Perchè il Creatore è un artista!”, rispondono quelle meteore lucenti all’Eremhome, che rimane a bocca aperta. Poi gli Esseri luminosi in pienezza aggiungono chiedendo:” Tutto qui? Non hai niente altro da domandare? Lo sai che oggi, solstizio d’estate, il sole è più generoso che mai? Approfittane! Chiedi tutto ciò che più ti preme sapere: l’arsura e il logorio delle curiosità saranno leniti. Coraggio!!”. L’Eremhome allora scorre nuovamente la lista di domande che si era prefissato di offrire come dono al sole, assieme alle more blu del gelso sacro e ai pomi d’oro dell’orto, da dove un merlo nerissimo e inconsapevole arriva saltellando giù per il sentierino sdrucito. L’Eremhome, con tutto il coraggio che ha, inspira forte, e si contrae, poi lascia andare un sospiro folle che fa turbinare erbe foglie fronde e butta fuori la domanda più grossa, ancora agganciata per un lembo al guinzaglio del timore, e dice:” Ma io sto facendo qualcosa?”. Quando il verde smette di rombare intorno, gli Esseri luminosi in pienezza, pieni di tenerezza e sviscerato infinito amore, rispondono dolci:” A chi Lo ama andrà la ricompensa. Per gli altri sarà un lunghissimo tempo di sospensione nella riflessione. Per te che ti sei prestato a fare da canale di luce, andrà la gloria dell’eternità!”. Ora piange l’Eremhome, di emozione rilasciata e di commozione, nel suo abito elegante e rigoglioso di verde, frutti e verdure colorate. Sente che vedrà il Paradiso, sapendo di essersi speso per crearne un po’ pure lui, e sente di farne già parte. E così, rassicurato e rasserenato, invita tutti gli esseri di luce in pienezza e con essi, naturalmente, anche il sole, a festeggiare sorseggiando un fresco sciroppo di ribes.