LAVORETTI

In tutto l’inverno mai un giorno che l’erba del prato non sia stata verde. E se faceva freddo, i fili si glassavano di brina; e se pioveva, si ricoprivano di goccioline rispecchianti altri fili d’erba e altre goccioline. Così, verde più verde, verde dopo verde, fuori dall’Eremhome, fuori della Contea di Kenelot, si è sparsa la voce che qui l’erba è sempre verde e sempre più verde. “ Un tappeto ideale per fissarci sopra un carrello di gelati!”, pensa qualcuno, e così, in un batter di ruote, eccoti arrivare Ursulo gelataio con il suo negozierello mobile. “ Un ragazzone pieno di iniziativa e di energia!”, commenta Diamantina coniglia a vederlo trafficare in giardino”. E in effetti non è tipo da farsi abbassare il morale dalla crisi economica spacciata da qualcuno come l’età dell’oro. “ Bravo Ursulo!”, inneggia Diamantina, prima della fila in attesa del gelato. “ Grazie!”, risponde lui, paletta in mano pronta alla distribuzione. “ Di questi tempi, con questi insensati divieti, c’è da tremare, ma piuttosto che restare senza lavoro, meglio ingegnarsi e correre ai ripari. La dolcezza e la bontà ripagano sempre, e due spiccioli per un gelato ancora si trovano. Gelato da asporto, si intende, all’aria aperta, un toccasana per il palato e lo spirito!”.

“ Subito una pallina di cioccolato con panna allora!”, esclama Diamantina salterellando sul prato verde macchiato di primule e bucaneve. E poi prosegue il sopraggiungere di clienti richiamati dalla gioiosa gaiezza della coniglia. La combriccola si fa sempre più numerosa, e l’allegria sale, e gli occhi dei clienti accorsi brillano al sole, e il sole sui gelati. La festa sembra al culmine, ma un borbottio cigolante da vecchio motore ansimante su per la salita verso l’Eremhome cattura per un attimo l’attenzione di tutti. A sorpresa, si affaccia al cancello di casa un camper tutto rosa a pois bianchi strombazzante di risate.

Alla guida: Ludmilla coniglia con il suo negozio itinerante di cupcakes! Fantastico! “ Giù a valle si è sparsa la voce che qui si può ancora socializzare in libertà, che qui c’è ancora posto per la dolcezza dei sogni, e io ve ne ho portati un po’.” Dopo un attimo di sbigottimento generale, un boato di gioia scoppia e sale fino al cielo, e il gruppetto dei festanti quasi invade tutto il prato, ed è un accorrere di orsetti, topolini, conigli, uccelli cantanti e note sonore.

E una luce arcobaleno e sfere brillanti e danzanti si fondono in uno di quei momenti di poesia del cuore che fanno famoso l’Eremhome nelle Contee vicine e lontane. Ma attenzione! La scena non è per tutti! I grigi mascherati non vedono nulla di tutto ciò: lo spettacolo è per i puri di cuore. Per gli altri, è solo un prato vuoto.

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CASA DOLCE CASA

Che sia inverno, che sia primavera, la determinazione riporta sempre a casa chi vi si allontana. Perchè là c’è qualcosa, c’è qualcuno che chiama al ritorno. Un cuore, o due, o più, un tepore, un abbraccio, una fiammella nella stufa, un vaso di fiori sul davanzale.

Una pace atona intorno, e profumo di biscotti alla carota appena sfornati. E per S. Valentino, la dose raddoppia. Spinge spinge il coniglio Derek, si spinge sulle racchette di legno e gli sci da fondo, sfidando i fiocchi di neve che gli si avventano contro. Lui non ha altro pensiero se non quello di precipitarsi a casa dove lo attende l’amata famiglia. Non esiste un fuori che sia più importante di un dentro, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro. Quella casetta piccola e semplice dove tutto si abbraccia con un unico sguardo, non invidia i castelli e i velluti dorati. È così piena! Piena da sembrare una torta a strati dolcissimi e ripiena di marmellata. Cioccolata e marmellata, e ancora cioccolata e ancora marmellata. La casa di Derek coniglio e della sua amata famiglia. Derek, già dall’esterno, sente il piano di Rubinstein. Tende l’orecchio: “ Oggi che è S. Valentino…Chopin!”, dice, e felice si affretta.

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( meglio sognare che illudersi: le illusioni sono deformazioni della mente, i sogni sono azioni del cuore)