8 DICEMBRE

“Perchè non me l’hai detto?”, domando imbronciata a Tonino. “ Non credevo ti potesse interessare: ultimamente ti vedo piuttosto presa e compresa nelle tue faccende, un disegno lì, uno schizzo là, uno scribacchietto su, un pasterello giù, che non mi son dato pensiero di coinvolgerti nei miei affari”. “ E invece magari mi avresti aiutato a distrarmi dalla distrazione per non finire rabbuiata dalle notizie correnti. Sapere che ti sono stati affidati altri compiti, oltre a quello di raccoglitore di stelle, e che ora ti occupi anche di reclutare anime nuove per servire il Grande Progetto, beh, mi avrebbe certamente portato profumo di fiori nel cuore.” “Perdonami Sara, davvero, non mi lascerò più tentare dal falso pensiero che tu sia troppo occupata per me.” “ Grazie Tonino! Ora che ci siamo chiariti, illustrami, delucidami, chiariscimi, suvvia.” “ Dunque, è semplice la storia: gli angeli non sanno più che pesci pigliare!” “ In che senso!?” “ Sai che il loro compito consiste nell’accorrere in aiuto degli uomini in caso di bisogno” “ Beh, sì certo”, rispondo io”. “ Orbene: gli uomini non chiamano più. Per un motivo o per un altro, hanno scordato il cielo, non gli rivolgono più la parola interiore. Soprattutto adesso, sono presi dai teatri, dai ristoranti, dal lavoro e via dicendo, e così gli angeli sono rimasti a secco di commissioni. Ne ho visto uno l’altro giorno, depresso proprio direi, che solcava avanti e indietro, avanti e indietro una nuvola, fino a bucarla, nell’attesa di un messaggio, un sms, una chiamata di aiuto, ma niente!” “ Davvero?! Non ci posso credere! Dunque gli angeli sono messi peggio di me che cerco di raccimolare un po’ di attenzione sui Social Network!” “ Invece è proprio così! Gli uomini, la maggior parte intendo, sono gambe all’aria, invece che corone. Tra il grigio scuro e il marrone, hanno perso la bussola. Non sentono più il richiamo del cuore che apre la strada alla verità. I vecchi saggi insegnamenti, dimenticati, obliati nelle camere oscure.” “ E quindi?? “, chiedo io angosciata a Tonino. “ E quindi si sono scollegati! Si sono scollegati dalla Luce! Loro, che sono le prese di terra sulla Terra, non assolvono più alla loro funzione, hanno perso il sogno, si sono persi. I pochi rimasti hanno da faticare a canalizzare la Luce. Così in pochi, con quei voltaggi pazzeschi, rischiano di esplodere. Poche prese, cara Sara, poche prese, la Luce non ha strada per illuminare il mondo. E il mondo sta precipitando. Gli angeli non lo possono illuminare al posto dell’umanità, non è compito loro. Se gli uomini non si sveglieranno per tempo, questa umanità sarà finita.” “ E quindi?” “ E quindi qui entra in scena il compito straordinario che mi è stato affidato in aggiunta al mio e di cui non ti avevo parlato: arruolare le anime nuove. Fortunatamente, tra i nuovi nati ne abbondano. Scuole materne, asili nido, scuole elementari, tutte le passo al setaccio con il light detector, intercetto le creature più nobili, e inizio il travaso di luce. Il training è breve. In poco tempo si può fare molto con quei virgulti ancora avvezzi alle zone di sogno che condividiamo. Se tu sapessi quanto riesco ad insegnare e quanta luce posso trasferire a quei cuccioli umani, magari anche solo durante un pisolino del pomeriggio. Gerle e gerle di stelle. E anche gli angeli, ormai, stanno tutti migrando nelle zone di sogno dei più piccoli. Il resto è quasi tutto sogno bruciato. La Contea di Kenelot sta facendo un buon lavoro, e il circondario vede spuntare teneri germogli attirati dalla luce che c’è lì”. “ AAAAA, allora confermi che ti sei attardato con Virginia!!” “ Altrochè che confermo! Parliamo la stessa lingua, io e lei, come io e te, ci intendiamo a meraviglia. Con quegli occhi enormi che hanno bevuto il mare, tutto vede, tutto capisce, tutto sa, tutto ricorda. Dalle il tempo di portare da mangiare ai cerbiatti e di rotolarsi nell’erba con le lepri e i volpacchiotti, e una nuova star entrerà nel firmamento.” “ Tonino, che bello, speriamo, speriamo davvero che tutti gli sforzi spesi fin qui vadano a buon fine. Massì, amiamoci tutti, amiamoli tutti, che odiare è troppo faticoso e difficile, per non vanificare il passato e finire soli su un’isola deserta ( una gran bella isola però…).” “ Ottimo, Sara, ottimo !

Cosa ti ha detto ieri il quadrifoglio in giardino?!” “ Mantieni lo stato di gratitudine e punta dritto alla meta”. “ Esatto!”. “ E tu, Tonino, intanto, che farai?” “ Sarò per un po’ con Virginia a cavalcare gallinelle in giardino, ma ti prometto di farmi vivo ogni tanto, per aggiornarci sugli stati di luce.”

“ Vado a decorare l’albero tranquilla allora?” “ Vai, da lassù qualcuno ti vigila”.

E così, anche per quest’anno puntuale come ogni 8 dicembre, ho fatto l’albero: più luminoso di sempre.