Cronache dell’Eremhome

Non che me ne intenda, ma ho sentito che lo scorso 26 maggio una luna fantastica ha primeggiato in cielo. Ne ho letto qualcosa sul magazine di qui, il famosissimo Cronache dell’Eremhome, e la notizia ha suscitato la mia curiosità. Jonny cronista ha commentato l’evento con una delle sue solite puntate strampalate ma decisamente originali considerando che si tratta di una mosca. Io lo seguo da molto, lui non se lo immagina nemmeno, da quando per scrivere i suoi pezzi si appostava carta e penna sull’ombrellone della nostra area relax in giardino e ci spiava convinto di non essere visto. Con il tempo ho imparato a conoscerlo, anche se ancora non di persona, se così si può dire; è diventato, a me che lo osservo, molto famigliare e addirittura prevedibile in molte delle sue mosse. Così anche stavolta, sapendo dell’eclissi di luna, immaginavo che si sarebbe attivato per descrivere ai suoi seguaci il grande evento. Se ne è uscito di casa elegantissimo in frac e farfallino, munito di un monocolo telescopico per seguire l’avvenimento del cielo. Il giorno seguente, sfogliando le cronache dell’Eremhome, ho trovato il seguente articolo:

“Ben ritrovati, amici seguaci dell’Eremhome. Sono davvero impaziente di narrarvi l’evento imperdibile che si è verificato ieri sera nel cielo sopra il nostro micro-universo. Una luna gigante, luminosissima, in 3 D, si è posata in uno spicchio di blu al vertice di un triangolo luna-bosco-torrente da lasciare stupefatti. Mi ero inghingherato in frac e farfallino per l’appuntamento galante e, modestia a parte, devo dire di aver fatto la mia bella figura. Elegantissimo com’ero, l’ho convinta a trastullarsi alle seduzioni e, infuocata, rispondeva ai miei ammiccamenti facendo rimbalzare da tennista provetta, secchiate di luce solare. Bagliori intensi, intensi, un alfabeto morse che non lasciava spazio ai malintesi: l’ho stregata. Un randevouz potente: io ipnotizzato, lei ammaliata. Un’atmosfera senza tempo, immobile, e io, pietrificato. Quando l’orologio biologico ha ricominciato a battere, come il mio cuore, mi sono ritrovato solo, al buio, lei fuggita altrove. Oggi, rincitrullito e appena balbettante, ho consultato la memoria del mio prezioso super monocolo telescopico. Ecco l’immagine di lei, immensa, registrata dal mio avveniristico apparecchio. Io, a pancia in su, farfallino scoppiato e occhi a cerchio. Di più, non so. Alla prossima, se riuscirò a riprendermi dagli effluvi di questa luna dalla chioma rossa e fiorita, dal vostro affezionatissimo Jonny cronista”.nnnPovero Jonny! Confermo di averlo visto sconvolto, speriamo si riprenda!