Cronache dall’Eremhome

Buongiorno, amici seguaci dell’Eremhome, dal vostro Jonny cronista. Munito di mantella ombrello e galosce a protezione di questo ennesimo giorno di pioggia, come non delucidarvi sull’incessante presente d’acqua di questo maggio bagnato?! È doveroso per me illustrarvi quanto accade quaggiù. Piove a dirotto e il terreno saturo d’acqua trasuda rivoli da ogni dove. Piange la roccia, piange il muschio e, soprattutto, piangono le formiche, come il loro generale A ci informa: “Sì, caro Jonny, son momenti duri e laboriosi per noi formiche dell’Eremhome! Il formicaio è invaso, i tunnel si sono trasformati in mini torrenti a fare l’eco a quel gigante là fuori che grugnisce di massi rotolanti nel suo letto da quanto è forte la corrente. L’allarme è generale, come me, haha ( come riesca a fare battute in questo tragico frangente per la mia patria non so), oh scusa Jonny per la distrazione, hem, sì dunque, dicevo, acqua certo, tanta acqua. Le operaie alle cucine si tengono le antenne disperate, e la nursery è ad alto rischio purtroppo. Sono state sollevate le culle con file di gramigna fatte a corda, grazie all’ingegner B. La Regina temporaneamente traslocata al civico superiore, più asciutto e confortevole: un occhio di particolare attenzione per lei, certo non ce la possiamo perdere! Ti lascio, Jonny, tu mi capisci…forza e coraggio!”

Grazie, Generale A, certo, capisco! Che momento, che momenti quelli dell’Eremhome quando piove a tinozze e secchiate! Dal fronte canoro dei piumosi scendono invece immutate note amorose. Per nulla turbati dal fragore assordante del pieno d’acqua, proseguono i loro progetti di coppia, e sono serenate anche in quest’alba bagnata! Ridotto appena il traffico aereo, ma le gole cinguettano che è primavera, il cuore chiama casa, il momento impone nido. Allora facciamoci trasportare da questa forza tenace che non guarda in faccia al meteo ma risponde solo al richiamo della vita. Mi capita proprio ora a tiro e senza preavviso un meteorologo di tutto rispetto, il più rinomato fra i più. Si tratta, lo sapete bene, di Pettirosso: “Sì, è vero, buongiorno, modestamente me la cavo a fare previsioni. Ve lo cantavo io che arrivava pioggia, e tanta, seduto sul ramo del gelso. Finchè vi giro intorno all’Eremhome, è brutto tempo, garantito! O pioggia, o neve e freddo, e dato che siamo in primavera non poteva essere che pioggia. Io vi annuncio il suo arrivo, ma non la sua uscita di scena…Forse, quando non mi vedrete più, allora sarà il segnale. Per ora, resto”.

Bene, sì, mah, forse…piacere di averla rivista, Pettirosso, ma anche no…Tanto, meteo o non meteo, prima o poi il sole torna sempre! E Jonny in cerata gialla vi saluta e vi da appuntamento alla prossima cronaca dell’Eremhome. Passo, chiudo e apro l’ombrello!