Incipit

Il rosa delle eriche affiora in punta a ogni fiore sul davanzale a nord-est. A fianco di una felce sinuosa, si guarda il panorama. Il gelso dormirà ancora a lungo, ma ad osservargli le radici è un letto di bronze. Cova verde spruzzato di more bianche. L’incontro con l’aria del mattino fa proprio danzare. Bello da vedere, bello da guardare. Con il viso tra le mani il cuore tintinna. Promemoria di verde dal muschio, dal pino magico, dall’edera. La storia che continua, il sentiero che si percorre a mezz’aria. Vecchie foglie volteggiano ancora su fiori novizi . “Sara alzati!” mi dice il mattino. I miracoli sotto i sassi mi aspettano in giardino. Più avanti miracoli di mare, miracoli di sole. Invece ora è bora.