Uccellini pimpantielli stamattina. C’è del frizzantino nell’aria che piace. Malgrado il cielo brumoso e gli alberi schizzati di gocce qua e là, dai bucaneve del sottobosco deve essersi sparsa la voce che qualcosa sta cambiando, che la temperatura è più amabile e invita a brevi esplorazioni. Gli uccelli non aspettano che il sole sia sorto, e nemmeno che sia alto nel cielo. Si accontentano di qualche lieve velatura di alba per dire che si può cantare, che si può richiamare, che si può fare festa. Sono codici di speranza che provengono da chi la speranza non sa nemmeno cosa sia perchè nessuno glielo ha insegnato. Eppure questi piccoli maestri di musica con il loro bel fare di gola, mi ricordano che è oggi, oggi mi ricordano che è adesso, e che adesso è melodia.nnnCosì adesso mi sveglio, mi alzo e gioco alla vita!