CRISI DI COPPIA

Inforco gli occhiali, conquisto la penna alla mano, apro il quadernetto, fisso la pagina bianca vuota. Vuota sì ma per poco, perchè subito la mano destra inizia a sgranchirsi: “ Aaaaaah, quante cose ho fatto oggi: ho versato il latte nella tazza per la colazione, ho lavato la pentola, ho stirato, ho accarezzato i pelosi di casa, ho…”, e continua logorroica per mezz’ora.” Se non ci fossi io andrebbe tutto a carte 48”. “ Hey hey, bella, calmati un po’! Guarda solo dall’altra parte della strada dalla tua piccola finestra che qui, di fronte a te, ci sono pure io, tua sorella!”, si lamenta la sinistra a vedersi mettere in ombra dalla destra. “ Se non ci fossi stata io a togliere il tappo dal contenitore del latte, a reggerti la pentola, a riempire il ferro da stiro, a…..”, e sproloquia con ardore entusiastico e infervorato, “ non avresti potuto fare così bene e in fretta tutte queste cose! Neanche il tappo della penna saresti riuscita a togliere, e SaraBilla se ne starebbe annoiata sul divano invece che compresa e felice nella sua salvifica scrittura”. Allora, vista l’atmosfera incandescente, decido di intervenire nella diatriba, e ferma e risoluta commento:” Calma, ragazze! Non fatemi le due sorellastre di Cenerentola. Qua oggi, ma anche domani, e chissà per quanto tempo ancora, ci sarà da lavorare, e mi servirete entrambe.” Il paragone con le due sorellastre deve aver colto nel segno, perchè quelle due signorine lì non le sento più litigare: zittite. “ Anzi”, proseguo, “ vedete di coccolarvi a vicenda con un po’ di aloe, che vi vedo un po’ appassite, per non dire maturate!”. Arrossiscono, le due mani, al rimbrotto educativo, e abbassano gli occhi a terra. “ Non lo sapete che dobbiamo collaborare, tutti tutti, e voi due mani comprese, perchè abbiamo sogni da realizzare, progetti da far fiorire, cuori da spalancare, menti da richiamare. Sono tutte cose che si fanno insieme, queste che ho appena elencato, insieme tutti con due mani per ciascuno, perchè i tempi lo richiedono, e Dio solo sa a quanto servite entrambe!”. La ramanzina produce effetto immediato. Le due mani si guardano, si accarezzano, si stringono, e così appaiate, palmo a palmo, dicono insieme:” Sì, preghiamo!”.