La notte all’Erem
home canta e incanta. Quando i diavoli finalmente tacciono e il torrente nuota libero nel suo piccolo alveo, l’estate si copre di velluti, e la magia incalza. Ora che il sole torrido brucia altrove, esco in giardino con il mio porta-gioie personale alla ricerca di meraviglie da raccogliere e collezionare. È buio fitto. Anche la luna ha fatto la valigia per passare qualche giorno di vacanza non so dove. E allora io, solitaria, passeggio lungo il viale di casa, a orecchio teso e naso all’insù. I sensi sono spalancati. Ora è il momento in cui tutto è possibile. Sopra, lassù, nella quiete di un altro blu, un cielo trapuntato di stelle. E ancora lucciole schive,qua e là, a rinforzare il brillore diamantino di quel pezzo di raso nero scappato di mano al Creatore. Il torrente sospira, dopo il giorno gravoso di caldo, mentre di fianco il bosco si fa sfuggire uno sbadiglio tenerissimo e sonoro. Poi laggiù, dal cespuglio di alloro, sorge un cri-cri. Gli occhi si sono adattati al buio della sera, ma non vedo bene. Allora arriva a supporto una piccola lucciola, mi si posa sulla spalla e mi sussurra:” Ti faccio luce io. Anche io sono incuriosita da quel cri-cri”, e me lo dice con una dolcezza tale che il cuore mi va in giuggiole.
Mi insinuo tra le foglie dell’alloro, barcollando un po’ sulla salitina coperta di erbe rese croccanti dall’arsura del giorno e schiacciate dal mio inverecondo peso e da quelle ciabattone rosa, quelle nuove, vere zattere da giardino, e infilo il mio lungo naso tra i rami del cespuglio profumato; con la mano sposto qualche rametto, una foglia ancora e… eccolo lì: illuminato dal caldo giallo della lucciola, un grillo canterino, o suonerino che dir si voglia, imboscato fra le frasche, a far serenata. Sospende per un attimo la performance, appena si accorge della nostra visita, valuta la situazione, guarda me, guarda la lucciola, e riprende sereno a cantare-suonare.
“ A che ora smonti?”,gli chiedo curiosa. “ Il programma va avanti a oltranza: faccio la notte”, risponde lui un po’ impettito, da grillo indaffarato assai e ingaggiato per l’intera stagione. “ Sono un grillo di successo!”. “ Neanche una pausetta?”, insisto a chiedergli facendogli la corte, e lui, fingendosi disinteressato e distaccato, suonando medita la risposta, che poi finalmente arriva:” Forse una, a mezzanotte, veloce veloce…”. E io di rimando: “ Granita al limone assieme?”. Il violino per un attimo tace, poi il grillo risponde:” Lemon-Cola. Suonerò fino all’alba, mi aiuterà a star sveglio”. “Perfetto allora, a dopo!”, e gli faccio l’occhiolino. Poi, attenta a non cadere sbucando dal cespuglio, mi rimetto dritta, felice! A mezzanotte avrò un appuntamento con un nuovo amico! “ Ne posso una pure io, di granita?”, mi sento domandare a sorpresa dalla lucciola ancora abbarbicata alla mia spalla. Rimango interdetta un attimo. Penso:” avrò limoni per tutti?”, ma poi ricordo di averne acquistati molti con l’ultima spesetta, e così mi avvio soddisfatta verso casa con la lucciola, e le dico:” Certo, ce n’è per tutti!”, e saltellando già mi pregusto la compagnia e la frescura sulle labbra. Sarà un vero spasso! Intanto ho raccolto qualche nota musicale nel mio porta-gioie di meraviglie. E la serata è fatta!