DIARIO DI “UN’EREMHOMEMITA” E DEI SUOI STATI INTERIORI. MEMORIE DELL’HIC ET NUNC.
Questa terra vorrei ferirla il meno possibile, ma non è detto che io ne sia capace.
Dato che non abbiamo la vita, ma siamo la vita, in questo mondo falso voglio credere che qualcosa di bello ci sia, mentre sa di menta e limone il caldo che all’improvviso mi abbraccia da dietro.
Ieri ho sentito la luna, riflettendomi allo specchio e comprendendo che non guardo e non vedo più come un tempo. Mi sono arrivate frasi recuperate da stralci di lettere d’amore stracciate, e ho capito che la luna mi stava parlando di un inizio di giugno nostalgicamente romantico.
Ecco alcuni scorci di quegli strappi di carta dispersi dalla luna nel mio cielo.
…“Si sa che, se uno ama, prima o poi qualche cosa accade.
Io vivo, vivo nel sogno, e prima o poi lo farò vero!
Dov’è, dov’è il tuo mondo?!
Siamo due amanti persi in mondi paralleli. Se si troveranno, se finalmente potranno stare insieme e quanto, questo non so…..
…In piccoli pezzi tutto è dappertutto. Tu, che per me sei tutto, hai lasciato un pezzo dentro di me, in un altro tempo, da un’altra parte. Quel pezzo non mi basta più. Sono diventato avido. Voglio tutto. E che stavolta sia per sempre. Ancora, aspetterò…..
…Se davvero tutto è governato dall’energia, e se è vero che le energie si attraggono, allora fai di tutto per attrarmi, adesso e ora, perchè adesso è ora. Io mi premurerò di fare altrettanto, perchè le more del gelso si sono fatte rosse e mature come il mio cuore: vorrei che tu arrivassi.
Se mai ti incontrassi, annuserei i tuoi capelli per sapere se sanno di fragola, perchè mi porto dentro questo profumo. Strano che mi ricordi così bene di te. Eppure non ti ho mai davvero incontrata. Ancora.
Per scriverti questa lettera mi sono messo in penombra, sotto i gelsomini, perchè, se mai arrivassi, venissi accolta da una primavera rigogliosa stracolma di fiori fioriti e rigonfi del tuo nome che non so. So solo che sei madida di boccoli traboccanti, e che tutto il resto è noia…..
…Perchè da sempre ti voglio disperatamente incontrare, e perchè da sempre ti voglia disperatamente incontrare, non so….
…Chi può dirsi completamente felice in questo angolo remoto di questo basso remoto universo dove la felicità è una preda ambita anche dal più crudele cacciatore, e tutto è caccia? Forse con te mi sentirei meno solo, meno solo di quando mi arrampico sulla luna per cercarti nella speranza di trovarti, piccola, sotto una roccia o dietro un alito di vento. Poi, certo, morirei di nuovo, perchè anche io sono un crudele cacciatore, e di nuovo ti aspetterei, e chiederei di tornare cacciatore per essere di nuovo un po’ felice in questo angolo remoto di questo remoto universo. Con te.”….
Ma lui non sa che lei lo guarda in trasparenza attraverso una sfera di cristallo:
…“ Tu invece, che profumi di gelsomino, tu: cos’è per te il mare?
È guardarlo seduto sulla sabbia o immergervisi dentro? Io non raccolgo conchiglie, ma mi faccio trasportare dalle correnti umide aspettando di precipitare nel blu. Ma prima vorrei camminarti a fianco, almeno per un po’. Anch’io vorrei scriverti una lettera per dirti il mio vagabondare verso di te, e le mani bruciano, e quest’acqua mi confonde. Non vedo tregua all’attesa, almeno per ora. Ma se tu dovessi trovare un cuore abbandonato sulla sabbia, tra quelle conchiglie che non raccolgo, sappi che quello te l’ho lasciato io, affiorata per un attimo prima di immergermi di nuovo nella sfera di cristallo per guardarti così, solo in trasparenza, ancora. Per ora.
Ho tutto negli occhi, lascia stare il resto.
Ricordo te, amo ancora te, mentre seduta sul fondo del mare osservo le navi passare, e questo blu che rimane…
10 GIUGNO 2023 (dedicato a Miro, con affettuoso affetto)
Caro zio, questa breve lettera per dirti che la scorsa notte ti ho sognato. Mi dicevi delle cose al telefono. Appena sveglia le ricordavo benissimo e mi ero ripromessa di mandarti un messaggio per condividere il contenuto del sogno. Purtroppo ho scordato di inviarti il messaggio e ho pure scordato cosa mi dicevi nel sogno. Uffa! Poco male però: mi dicevi cose o belle o ridicole. Ah, ecco ecco! ora ricordo! Ti spacciavi per qualcun altro! Furbone! I tuoi soliti scherzetti telefonici! Ma io ti ho subito smascherato! Ah, che sogno simpatico! Zio, fammi gli scherzi nel mondo reale quando vuoi, sorridendo a denti stretti come sorridi tu, tanto io, ormai… ti scopro subito!
12 GIUGNO 2023
Indecisa fra il giallo e il rosa, opto per entrambi. Sono rammendi di memorie che porto nel cuore e che ancora a volte sbircio con la coda dell’occhio. Osservando una terrina piena di ciliegie, compongo con la mente un libricino veloce in formato mignon, dal sapore antico, pieno di pizzi e merletti, pieno di sole, profumato di sale e di un mare di tanti anni fa.
Penso a domani: raccoglierò conchiglie. Poi distrattamente mi accarezzo i capelli sorseggiando una bibita al sambuco. Sono di nuovo sul bordo del torrente e il bosco mi guarda silenzioso dritto negli occhi.
Quando sono arrivata fin qua?…
14 GIUGNO 2023 (dedicato a Claudia)
Avvolta dalle stelle, cospiro sogni in giardino dopo che una farfalla del pomeriggio, ovviamente gialla, mi aveva pronosticato una felicità incombente.
Mi dice:”Se non adesso, quando?”
Le chiedo:” Quando cosa?”
E lei:”Se non brilli adesso,quando? Quando, per farti ancora i codini, quando per sorridere al sole, quando per cantare e ballare e saltare, quando per vestirti di verde?”
Rifletto un attimo.
Poi commento: ” è vero! O brillo adesso o mai più!”
Così mi cambio nome e mi intitolo: SARABRILLA!
E la farfalla gialla invece? Lei si chiama Claudia!
P.S. non a caso le farfalle gialle del pomeriggio sono famose foriere di buone notizie.
28 GIUGNO 2023
Ancora o di nuovo adolescente ascolto i pianeti e le stelle e il torrente, e un’amica infanzia che riaffiora bella di sole e di speranza. Li colgo tutti in un incomprensibile silenzio fatto di sogni e di parole sussurrate. L’eco della luna piena mi preannuncia che verrà, per incontrare le lucciole e vestirle di nostalgica sera. Trasparenti così, silenziose, discretamente esposte per non irritare il cielo che non vuole proprio essere secondo a nessuno, nemmeno a chi indossa le ali. Il prato intuisce, e si fa buio, disteso sotto questo cielo che non vuole proprio essere secondo a nessuno. Ali così grandi? Non ne ho mai viste.
Caro lettore, cara lettrice, il mio appuntamento con te all’Eremhome per questo mese si conclude qui. Spero ti abbia donato un po’ di sogno. Grazie per la lettura e…arrivederci alle prossime pagine del diario di luglio. Buona estate!