Il miglior camaleonte che io conosca si chiama Yoda, ed è un carlino con la coda da labrador, il nostro little dog, super cane di famiglia. La sua dote più spiccata è l’automimesi. Cerca sempre infatti di passare inosservato, come alcune foto che siamo riusciti a strappargli di nascosto dimostrano. A volte si camuffa da stufa, abbinandosi alle nuance beige e nero in un accostamento very chic da far invidia a un parigino stiloso. E peccato che non lo si noti…sono uguali…lui e la stufa, anime gemelle. Altre volte gioca la carta della posa, e si finge un orsetto come quello stampato sullo strofinaccio da cucina, guarda caso proprio in cucina, tentando un agguato furbo alla cena. Altre volte ancora si appiattisce al pavimento al punto da non poter essere distinto dalle piastrelle. Solo quando si pone nella veste piratesca di Jack Sparrow rinuncia al camouflage, gonfio di gloria da buon capitano della nave, la carriola!
Dunque, prendi un carlino, chiamalo Yoda e si scatenerà il sorriso. Uno spasso versione little dog, il mio little du little, la mia tenerezza. Acciaccato quanto basta ad avergli dovuto acquistare una carriola formato passeggino, in casa però è la mia ombra, fedele servitore, guardiano. Dotato di una gamma di suoni incomprensibili e impostato sui due soli programmi mangiare-dormire/dormire-mangiare, è l’unico che riesca a strappare al mio spirito pensoso una sonora risata, e anche più di una. Incontenibile, la risata. Quello sguardo orientale poi…
Irresistibile Yoda, che nei mondi interiori mi appare nella sua reale natura, ovvero come un impavido guerriero che mi protegge dai serpenti arancioni, in questa dimensione, e nella sua di “can bauletto”,
è per me prezioso strumento per riscattare tutti gli altri cani che non ho saputo amare abbastanza in passato e smorzare il lato più severo di me. E io lo amo immensamente, la mia tenerezza!